Lettera di Emanuele Tiliacos (Tenente X) a i suoi cari scritta in data 8-07-1944 da Buhl (Svizzera)

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della quarta facciata della lettera di Emanuele Tiliacos ai suoi cari, la seconda del suo testamento spirituale.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
  • Testo dell'immagine:
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    che dimentichi di essere un greco! Tutt’altro: è il
    mio più grande orgoglio, ma oggi la causa della
    Grecia e dell’Italia si identificano e quello che si
    compie per l’una si compie anche per l’altra. Se
    si affretta la liberazione dell’Italia, si affretta
    l’ora della libertà per la Grecia! Siate dunque sem=
    pre fieri ed orgogliosi della mia fine e non com=
    piangetemi. Ho preso la mia strada in piena
    coscienza e non mi lamento mai qualsiasi
    cosa dovesse succedere. Voi pure mostratevi forti
    in quest’ora e ricordatemi sempre. Io non ho mai
    cessato di avervi nel mio cuore, e pregherò sempre
    per voi. Oggi dopo quattro mesi di lavorio è giunto
    finalmente l’ordine di partenza. Da oggi quindi
    sono compreso tra i partigiani e non appartengo
    più a me stesso. Sono diventato il tenente
    X agli ordini del Comitato Nazionale di
    Liberazione. Punto d’incontro con i partigiani
    già operanti è la Valtellina. Spero che Dio mi
    dia la forza e il coraggio per compiere degnamente
    la mia missione.
    Addio carissima mamma e papà, addio Mani
    Nico -Giorgio Elena e perdonatemi tutti
    se qualche volta vi ho fatto soffrire. A te special=
    mente cara mamma chiedo perdono di tutto
    e per te sarà il mio ultimo pensiero. Perdonate=
    mi soprattutto questo ultimo dolore che vi do, ma
    portatelo sempre con fierezza. Parto Io parto con
    gioia e sp con la speranza di potervi tutti riabbraccia=
    re il giorno finale. Ricordatemi a tutti i parenti
    ed amici e salutateli per mio conto. Affido questa
    lettera al dottor Zanetti Guido di Bologna con l’inca=
    rico di spedirla un mese dopo il mio rientro in Italia.
    Se volete avere qualche mia notizia chiedetene al Ten.
    Tranfaglia Franco – Lungo Gelso 37 Napoli – che parte con
    me. Addio ancora o meglio arrivederci, e mille
    e mille baci a tutti. Sempre vostro Emanuele


Questa lettera è composta da 2 pagine.
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