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Testo: Mazzi Attilio N 309 Campo di Concentramento di Fossoli (Modena) 17-9 Carissima Augusta Non avendo mai ottenuta risposta alle mie lettere, avevo pensato di man= dare questa lettera al Mauri a mezzo di una signorina di Lissone che un mio amico, suo fidanzato, attendeva oggi o domani. Sono dolente nell’ap= prendere quanto sia stato penoso il tuo viaggio – povera Nuccia abbi pazienza e perdonami, ma cosa vuoi avevo tanta, tanta voglia di vederti. Cosa vuoi ho il presentimento che non ti vedrò mai più. Oggi abbiamo passato momenti tragici e io non fui colpito dalle raffiche delle mi= tragliatrici per un vero miracolo, venti centimetri più basso e sa= rei stato colpito in piena – forse sarebbe stato meglio – io sono ormai vecchio e malato; date le mie condizioni a che pro vivere? Non che abbia paura: tutt’altro te lo giuro; se tu potessi immaginare solo in parte a traverso quali prove sono già passato senza mai tremare, ne saresti più che convinta – ma d’altra parte cosa vuoi sono stanco e soprattutto, ripeto, ammalato. Ad ogni modo, qualunque cosa avvenga, tu dovrai essere fiera del nome che porti. Io non mi sono mai pentito d’essere stato , e lo sarò sem= pre, un vero italiano – lo dissi e lo ripetei ai miei inquisitori con la testa alta. Ci tengo a ripetere perché tu lo possa un giorno dire ad Alberto, Aldo e Alma quando poverini saranno in grado di sa pere e capire. Da qualche giorno ho preso la direzione di un labo= ratorio da falegname – passo così le mie giornate lavorando felice di non dover stare tutto il giorno in ozio, il che era per me la maggiore sofferenza. Ho ricevuto le Lire mille e ti ringrazio tanto – per l’avvenire informati cosa puoi spedire, ma credo che tu potrai mandarmi lire 200 alla settimana in un assegno circolare – se fossero troppe procura mene solo 100, io mi arrangerò lo stesso. Seppi che con te c’era Osvaldo; mi dispiace poveretto di arrecargli tante noie e dispiaceri, pre= galo di perdonarmi. Tanti baci cari a te, bambini e Anna. Osvaldo-nonna-Riccardo Attilio – saluti affettuosi a tutti i parenti ed amici. Nel caso dovessi morire farò in modo di farti prima sapere cosa desidero sia scritto sulla mia tomba. Addio Ninuccia, coraggio e rassegnazione – in alto i cuori. Attilio |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a Moglie, scritta in data 17-09-1944
Località di stesura: Campo di concentramento di Fossoli (Modena)
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia fotostatica
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
Note al documento:
L'originale è conservato nelle carte familiari di Alfredo Mazzi (Lissone, MI).
L'originale è conservato nelle carte familiari di Alfredo Mazzi (Lissone, MI).