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Testo: Carissimi genitori, ho potuto solamente questa mattina avere la possibilità di scrivere e non potete immaginare con quanto piacere lo faccio. Ieri abbiamo avuto il processo e purtroppo la sorte non mi è stata benigna. Spero ancora nella grazia che può giungermi da un momento all’altro. Sono pronto a tutto e sento che saprò affrontare la morte cristianamente e con rassegnazione, di questo vorrei che foste certi, anzi certissimi, perché così il vostro dolore credo sarà minore. Mio grande dolore e dispiacere è stato quello di non potervi vedere, te o mamma, che ho sempre tanto amato, anche se forse in qualche momento non ho saputo dimostrare tutta la grandezza del mio affetto. Anche a babbo vadano le stesse parole e uno speciale saluto giunga ad Agostino che sarà per fortuna la vostra consolazione. Quello che più mi sta a cuore è che vi facciate animo come io stesso ho cercato di farmi. Fino da adesso vi chiedo umilmente perdono del dolore che forse involontariamente vi ho dato. Saluti e baci infiniti a tutti voi e i parenti e amici tutti che si interessano di me. Vostro affezionatissimo Alberto. |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a genitori, scritta in data 27-03-1944
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia a stampa
Collocazione bibliografica:
A.N.P.I. di Pisa (a cura di), Resistenza ai giorni nostri. Perché i giovani possano sapere e ricordare, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi, 2005, p. 149.