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Testo: Cara mamma, sento che sono agli estremi della mia vita, perciò ti prego di non abbandonarti se ti dirò che si avvicina l’ora della nostra morte perché assieme a me vi è un altro amico chiamato Alberto Dani e in due ci si conforta a vicenda. Cara mamma, dato che nella vita sono stato tanto cattivo con te e con tutti, il Signore nostro Iddio ci ha chiamato. Mamma non ho molto tempo per dedicare a te perché il plotone di esecuzione ci attende. Caro babbo, fatevi coraggio e cercate di pregare per me con la speranza che ci possano perdonare. Cara Rita, cerca di assistere mamma e di non farle mancare niente, cerca infine di essere una donna a posto. Caro Fernando, non pensare a me, dì a Maria Elena e Rina che io ti attendo lassù in cielo. Cari genitori, vi saluto e vi bacio per l’ultima volta. Addio. Dite a tutti che sono morto contento con la speranza che un giorno mi possiate vendicare. Colui che mi fece la spia è in possesso di una pelle e di una borsa. Si chiama Gozzini Ivo e sta sui fossi di S. Croce Sull’Arno, cercate di riprendere la borsa; speriamo che Iddio faccia giustizia con tutti, speriamo che qualcuno ci vendichi. Vi bacio e vi abbraccio per l’ultima volta. Il vostro Renato . |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a famigliari, scritta in data 25-03-1944
Località di stesura: Campo dell'Abetone
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia a stampa
Collocazione bibliografica:
A.N.P.I. di Pisa (a cura di), Resistenza ai giorni nostri. Perché i giovani possano sapere e ricordare, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi, 2005, p. 150.