>> Torna alla biografia di Gian Raniero Paulucci de Calboli Ginnasi
Testo: 14.8.1944 Cara Pellegrina, ecco giunto il mio ultimo momento. Come ti potrà dire il cappellano che mi ha confessato e quelli di qui che usciranno, io sono calmo e sereno. Coraggio. Fai coraggio a Papà e Mammà e sii cara sorella a Lilla, e dí loro che il mio pensiero è con tutti Voi. Coraggio. Per Cosimo digli che abbia Fede – molta molta fede. Perdoniamoci di cuore tutte le colpe per amore di Gesú. Parla di me quando potrai all’Anna, povera piccola, forse si sentirà orfana la seconda volta. Coraggio. Dí a Cosimo che non l’abbandono, ma che anzi se saprà pregare, mi sentirà più che mai vicino sempre. Non ho nulla da rimproverarmi in tutta in tutta questa faccenda. Ricordami caramente all’Ida che mi è stata compagna nobile e preziosa in questi giorni angosciosi. Ed ora vi lascio – ma non vi lascio – stringo tutti voi in un abbraccio che non si scioglierà mai più. Cosimo caro, a te un pensiero particolare. Abbiate fede e sappiate perdonare, tutto e tutti. Con amore sempre il vostro Gian Raniero |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a moglie, scritta in data 14-08-1944
Località di stesura: Castrocaro
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia a stampa
Collocazione bibliografica:
Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 238-239.