Lettera di Stelio Falasca al Padre scritta in data 10-02-1944 da Chieti

  • Didascalia: L’immagine riproduce la trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Stelio Falasca, scritta al padre il giorno della condanna a morte.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 16
  • Testo dell'immagine:

    CHIETI, 10-2-1944


    Carissimo padre,
    nelle ultime ore della mia vita, il mio pensiero
    è sempre rivolto a voi. Se qualche volta ti ho fatto arrabbiare ti
    prego ora di perdonarmi. Ho inviato un’altra lettera a mamma e se
    ancora non gliel’hanno consegnata, richiedetela al Tenente o al
    Maggiore. Vi penso sempre e questo è ilmio unico conforto. Il mio
    destino è stato crudele, ma di tutto quello che ho fatto non rim=
    piango nulla. Così almeno non penseranno male di me. Prima di mo=
    rire avrei voluto rivedervi tutti; ma tu mi saluterai tutti- il
    mio compare e famiglia, Adalgiso e famiglia, Vincenzo, Angiolino,
    Adele, insomma tutti, e fate che il mio nome non lo dimentichiate
    presto. So che soffrirete molto, e anch’io ho sofferto; ma da quando
    vi ho rivisto non una lagrima è uscita dai mie occhi. Anche davanti
    al plotone sorriderò. Alla povera mamma non resta che Ilva e te;
    non farla arrabbiare come fai certe volte tu, perchè anch’io quando
    lo facevo non gli davo importanza, ma ora me ne pentisco seriamente.
    Vado a raggiungere mia sorella Giuseppina e spero di ritrovarla,
    e insieme veglieremo dal Cielo per voi tutti- almeno dopo tante
    preghiere che fra poco gli chiederò perdono e non vi faccia sfollare.
    Fate sapere a tutti della mia morte e anche agli zii di Montecatini,
    Ancora una volta vi chiedo perdono.
    Vado via; ma mi rimane la gioia della cara Ilva che pregherà per suo
    fratello.
    Salutatemi tutti e a voi non so dirvi quanti saluti e baci po=
    trei darvi. Tanti baci ad Ilva, Adele, Nicola, insomma a tutti e fate
    dire una messa per me in nome di Gesù. Papà ti saluta e bacia

    Stelio