Lettera di Pietro Pinetti (Boris) alla Madre e al Padre scritta in data 29-01-1945 da Genova

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Testo:

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Genova 29- 1.45-

Carissima mamma,
quando tu leggerai queste
mie ultime righe il mio sangue avrà forse da
un pezzo smesso di circolare nel mio corpo.
L’ultima volta che ti vidi mi dicesti di farmi
coraggio e mantenendo fede alla parola data vado
incontro alla morte senza paura e senza sgomento.
Ti riuscirà forse difficile comprenderlo, ma sappi
che chi ha reclamato il frutto del tuo sangue
e chi lo ha giudicato, sono stati gli uomini.
A parer mio tutti gli uomini sono soggetti
a fallire e non hanno perciò diritto di giudicare
poiché solo un ente superiore può giudicare tutti
noi che non siamo altro che vermi di passag=
gio su questa terra.
Ciò che ho fatto è dovuto al mio fermo carattere
di seguire un’idea e per questo pago con
la vita come già pagarono in modo ancora più
orrendo ed atroce migliaia di seguaci di Cristo
la loro fede.
Io ho creduto in questo, sia giusto o sbagliato,
ed ho combattuto per questo fino alla fine, non
negandolo a nessuno.
Con questo non posso far altro che dirti
di combattere il dolore che ti ho causato e di perdo=
narmi se ti riesce nella possibilità di farlo.
Ti prego di rimanere calma e di non lasciarti
battere e di non pensare a combinare sciocchezze

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poiché allora implicheresti la tua stessa esistenza
ed allora la sventura verrebbe duplicata.
Devi adattarti al pensiero che
io avrei potuto mancare a te, in migliaia di
casi, di malattia, al fronte, ecc.
Come vedi il fato era diverso la sorte sempre la
stessa. Tu sai che in vent’anni io ho avuto molto
a che fate con la vita ed ho avuto pure dei
profondi abbattimenti morali tanto che in questi mo=
menti la vita mi pesava.
Con ciò non voglio dirti di perdonarmi del dolore
e dell’ingratitudine che ho avuto per te.
Ricordati però che ciò nonostante non ho mai cessato
di amarti e di ricordare ciò che hai fatto per me.
Con questo ti invio un aff.mo bacio come ultimo
ricordo del tuo carissimo figlio
Pinetti Pietro

Carissimo babbo spero che anche tu vorrai
perdonarmi ed anche tu sentirai la mia mancanza
benché non fossimo troppo in buona armonia. Vedo
con piacere che anche tu hai pensato fino all’ultimo
momento al tuo figlio.
Ti prego oltre che il perdonarmi di incoraggiare
la mamma e di pensare a rincuorarla dopo questa disgra=
zia; con questo t’invio un aff.mo abbraccio
tuo amato figlio
Pinetti Pietro
L’immagine riproduce la fotografia della prima pagina della lettera di Pietro Pinetti ai genitori. L’originale è scritto a penna nera su un foglio di carta bianco lasciatogli dal carcere.
L’immagine riproduce la fotografia della prima pagina della lettera di Pietro Pinetti ai genitori. L’originale è scritto a penna nera su un foglio di carta bianco lasciatogli dal carcere.
L’immagine riproduce la fotografia della seconda pagina della lettera di Pietro Pinetti ai genitori. L’originale è scritto a penna nera su un foglio di carta bianco lasciatogli dal carcere.
L’immagine riproduce la fotografia della seconda pagina della lettera di Pietro Pinetti ai genitori. L’originale è scritto a penna nera su un foglio di carta bianco lasciatogli dal carcere.

COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA

Lettera a Madre e al Padre, scritta in data 29-01-1945
Località di stesura: Genova
Stato del documento: copia


Tipo di copia della lettera: foto da originale

La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano

Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15

Note al documento:
La lettera consta in realtà di due differenti: la prima, lunga circa una pagina e mezza, è tutta indirizzata alla madre; la seconda, immediatamente di seguito, si rivolge invece al padre.