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- Didascalia: L’immagine riproduce la fotografia della prima pagina della lettera di Pietro Pinetti ai genitori. L’originale è scritto a penna nera su un foglio di carta bianco lasciatogli dal carcere.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 8 fasc. 15 - Testo dell'immagine:
[Pagina 1]
Genova 29- 1.45-
Pinetti Pietro Sig. Zannini Annita
Via G. Danco N. 32
Carissima mamma,
quando tu leggerai questa mia
mie ultime righe il mio sangue avrà forse da
un pezzo smesso di circolare nelle mie corpo.
L’ultima volta che ti vidi mi dicesti di farmi
coraggio e mantenendo fede alla parola data vado
incontro alla morte senza paura e senza sgomento.
Ti riuscirà forse difficile comprenderlo, ma sappi
che chi ha reclamato il frutto del tuo sangue
e chi lo ha giudicato, sono stati gli uomini.
A parersumio tutti gli uomini sono soggetti
a fallire e non hanno perciò diritto di giudicare
poiché solo un ente superiore può giudicare tutti
noi che non siamo altro che vermi di passag=
gio su questa terra.
Ciò che ho fatto è dovuto al mio fermo carattere
di seguiremioun’idea e per questo pago con
la vita come già pagarono in modo ancora più
orrendo ed atroce migliaia di seguaci di Cristo
la loro fede.
Io ho creduto in questo sia giusto o sbagliato
ed ho combattuto per questo fino alla fine, non
negandolo a nessuno.
Con questo non posso far altro che dirti
di combattere il dolore che ti ho causato e di perdo=
narmi se ti riesce nella possibilità di farlo.
Ti prego di rimanere calma e di non lasciarti
battere e di non pensare a combinare sciocchezze
Questa lettera è composta da 2 pagine.
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