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Testo: [Fronte] Cari compagni, ora tocca a noi, andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi camerati, caduti per la gloria e la salvezza dell’Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio ma l’idea vivrà nel futuro, luminosa, grande, bella. Siamo alla fine di tutti i mali questi ultimi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più [Retro] vittime che sia possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone, le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che serviremo da esempio. Sui nostri corpi si formerà il grande Faro della Libertà. Giordano Cavestro |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a Compagni di lotta, scritta in data 04-05-1944
Località di stesura: Parma
Stato del documento: autografo
La lettera è conservata presso:
Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma - Parma
Indirizzo web:
http://biblioteche.comune.parma.it/BibParma/iperloc/resistenza.htm
Collocazione archivistica:
BUSTA 2 MI (miscellanea) 4 LE, fasc. MI-LE doc. 20, lettere
Note al documento:
Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pag. 78) differisce dall'autografo: alla terza riga "camerati" diventa "compagni"; poco più sotto "salvezza" e "gloria" sono invertite; verso la fine della prima facciata, dopo "mali" è stato aggiunto un punto ortografico che non dovrebbe esserci; in virtù di ciò, il "questi" successivo è scritto con l'iniziale maiuscola; subito dopo è stato omesso "ultimi" (prima di "giorni"); all'inizio della seconda facciata, invece, manca "che sia" tra "vittime" e "possibile"; alla quart'ultima e terzultima riga "serviremo" e "formerà" sono diventati "servirà" e farà". Pur mancando la data e il luogo di scrittura della lettera, è facile supporre che sia avvenuta a Parma poco prima dell’esecuzione di Giordano Cavestro.
Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pag. 78) differisce dall'autografo: alla terza riga "camerati" diventa "compagni"; poco più sotto "salvezza" e "gloria" sono invertite; verso la fine della prima facciata, dopo "mali" è stato aggiunto un punto ortografico che non dovrebbe esserci; in virtù di ciò, il "questi" successivo è scritto con l'iniziale maiuscola; subito dopo è stato omesso "ultimi" (prima di "giorni"); all'inizio della seconda facciata, invece, manca "che sia" tra "vittime" e "possibile"; alla quart'ultima e terzultima riga "serviremo" e "formerà" sono diventati "servirà" e farà". Pur mancando la data e il luogo di scrittura della lettera, è facile supporre che sia avvenuta a Parma poco prima dell’esecuzione di Giordano Cavestro.
Differenze dalla ricerca Malvezzi/Pirelli:
Alcune parole e frasi nel testo
Alcune parole e frasi nel testo