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- Didascalia: L’immagine riproduce la trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Luigi Ciol ai familiari, scritta il giorno del suo processo.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 14 - Testo dell'immagine:
Ciol Luigi
Dalle mie prigioni vi scrivo.
Carissimi famigliari,vengo a voi con queste mie,ultime
role,facendovi sapereeche sono condannato a morte,ma non dis
ratevi per me. Speriamo che tutto vada bene,se non va bene va
male. Carav mamma se anche muoio io ti resta lo stesso altri
quattro leoni,niente da fare così è il destino,io e Gino Nosella,
i più disgraziati dei condannati a morte.
Luigi detto Boschin (parte?) per la Germania,vi faccio sapere
che insieme a noi due è anche il cugino Benito di Cordovado,an-
che lui condannato a morte. Speriamo che tutto vada bene,ma
siamo che aspettiamo momento per momento e siamo in trenta-
sette condannati a morte.
Un saluto ai parenti eaipaesani.
Una idea è una idea e nessuno la rompe. A morte il fascismo
e viva la libertà dei popoli. Un saluto a Natale Tomba e a sua
moglie Gigia e ai padroni.
Se il destino e sfortuna mi rapì,vi chiedo perdono a tutti,
papà mamma e fratelli. Girare attorno quà e là per la prigione
e a dirsi che siamo condannati a morte,ma ormai è così e viva
la libertà dei popoli.
E’ così l’ultimo saluto che vi faccio.
Bacionia tuttiai nonni che preghino per me tanto e vi ba-
cio tutti.
Vostro
Luigi