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Testo: [Pagina 1] Torino, 9 Febbraio 1945 Carissimi, una sorte dura e purtroppo crudele sta per separarmi da voi per sempre.- Il mio dolore nel lasciarvi è il pensiero che la vostra vita è spez- zata, voi che avete fatti tanti sacrifici per me, li vedete ad un tratto frustrati da un iniquo destino. Coraggio! Non potrò più essere il basto- ne dei vostri ultimi anni ma dal cielo pregherò perché Iddio vi protegga e vi sorregga nel rimanen- te cammino terreno.- La speranza che ci potremo tro- vare in una vita migliore mi aiuta a sopportare con calma questi attimi terribili. Bisogna avere pazien- za, la giustizia degli uomini, ahimé troppo severa, ha voluto così. Una cosa sola ci sia di conforto: che ho agito sempre onestamente secondo i santi principi che mi avete inculcato sin da bambino, che ho combattuto lealmente per un ideale che ritengo sarà sempre per voi motivo di orgoglio, la grandez- za d’Italia, la mia Patria: che non ho mai ucciso, né fatto uccidere alcuno: che le mie mani sono net- te di sangue, di furti e di rapine. Per un ideale [Pagina 2] ho lottato e per un ideale muoio. Perdonate se ho anteposto la Patria a voi, ma sono certo che saprete sopportare con coraggio e con fierezza questo colpo assai duro. Dunque, non addio, ma arrivederci in una vita mi- gliore. Ricordatevi sempre di un figlio che vi chie- de perdono per tutte le stupidaggini che può aver compiuto, ma che vi ha sempre voluto bene. Un caro bacio ed abbraccio Renzo |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a i suoi cari, scritta in data 09-02-1945
Località di stesura: Torino
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: trascrizione a macchina
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13
Collocazione bibliografica:
Padre Ruggero [Cipolla], I miei condannati a morte (Torino, Il Punto, 1998), pp. 94-95