![](/wp-content/uploads/documents/letfabvas440524_amelia.jpg)
- Didascalia: L’immagine riproduce la trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Fabrizio Vassalli alla moglie Amelia, scritta il giorno della sua esecuzione.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 13 - Testo dell'immagine:
24.5.1944
Carissima Amelia,
sono la braccio italiano ed ho consegnato la roba
che ti daranno.
Sii buona e pensa che ti ho voluto tanto bene. La roba
verrà a te: tu sostieni i miei. Te li affido e dì loro che
mi perdonino il grande doloro che reco loro.
Sono sereno e mi dolgo solo di non aver visto i nostri
entrare a Roma.
Spero che finanziariamente non resterai male e che con
la pensione ed altro che ti verrà da me non debba essere
dipendente da nessuno né lavorare per vivere. Ciò mi era
stato promesso.
Riposati pure e ricordami. Sii però ugualmente una fi-
glia per i miei.
Rammentati della Bice che tanto era affezionata ai miei
ed a me.
Ti bacio con tutta l’anima
Fabrizio tuo