Lettera di Leone Ginzburg (Leonida Gianturco) alla Moglie da Carcere di Regina Coeli, Roma

  • Didascalia: L’immagine riproduce la terza pagina della trascrizione a macchina dell’ultima lettera di Leone Ginzburg alla moglie Natalia.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
  • Testo dell'immagine:
    [Pagine 3]

    agli altri. Questi consigli ti saranno facili e
    irritanti; invece sono il miglior frutto della
    mia tenerezza e del mio senso di responsabilità.
    Attraverso la creazione artistica ti libererai
    delle troppe lacrime che ti fanno groppo dentro;
    attraverso l’attività sociale, qualunque essa
    sia, rimarrai vicina al mondo delle altre persone,
    per il quale io ti ero così spesso l’unico pon-
    te di passaggio. A ogni modo, avere i bambini
    significherà per te avere una grande riserva di
    forza a tua disposizione. Vorrei che anche An-
    drea si ricordasse di me, se non dovesse più ri-
    vedermi. Io li penso di continuo, non cerco di
    non attardarmi mai sul pensiero di loro, per non
    infiacchirmi nella malinconia. Il pensiero di te
    invece non lo scaccio, e ha quasi sempre un ef-
    fetto corroborante su di me. Rivedere facce ami-
    che, in questi giorni, mi ha grandemente eccita-
    to in principio, come puoi immaginare. Adesso
    l’esistenza si viene di nuovo normalizzando,in
    attesa che muti più radicalmente. Devo smette-
    re perché mi sono messi a scrivere troppo tardi