Lettera di
Pietro Ferreira (Pedro) a Monti, Pino e Silvio scritta in data 22-01-1945 da Carceri di via Asti, Torino
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Testo:
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Via Aosta 22/1/45 ore 20
Carissimi Monti, Pino e Silvio,
poche ore prima di morire voglio
rivolgere ancora il pensiero a voi che mi
foste compagni d’arme in ore liete e
tristi della nostra vita di partigiani, voi
che siete coloro coi quali ho collaborato più
direttamente e più intimamente.-
Non mi compiangete amici miei; muoio
contento contento di aver adempiuto al=
la mia missione e al compito che il
destino mi aveva affidato e felice di
morire della morte più bella che un
uomo possa desiderare. Cesso di vivere
come essere materiale ma il mio ri=
cordo rimarrà sempre vivo nei cuori
vostri e di tutti coloro che mi hanno
conosciuto . Vi auguro ogni felicità
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e ogni bene come del resto ben meritate
per la vostra dedizione alla causa, per la
vostra buona volontà, per il vostro spi=
rito combattivo e per al vostra perseve=
ranza nella lotta. Ricordatevi sempre
di me, di Pedro, del Comandante dal
pugno di ferro e il guanto di velluto
ed ovunque sempre siate consapevoli
di combattere per una causa giusta
e santa: ve lo dice un morituro.
Ed ora un grande favore, o meglio
di una grazia vorrei pregarvi : voi sie
te i miei migliori amici nel movi =
mento di Liberazione, coloro che io con=
sidero più che amici fratelli, e come
fratelli vi chiedo d’interessarvi voi
particolarmente della mia famiglia.
Colla mia morte lascio mio padre
di sessantasette anni, mia madre di
cinquant’otto, e mio fratello di vent=
tuno. Mio padre è ormai inabile
a qualsiasi lavoro, mia madre è ma=
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laticcia e mio fratello è semi-alie
nato mentale per malattia congenita
e contratta durante l’infanzia. Le con=
dizioni finanziarie e materiali della
mia famiglia sono quasi disastrose
e li rimetto a voi perché vi interessiate
presso il P.d.A. Ora, e presso il P.d.A.
E il comando dell’Italia libera di do=
mani quando anche l’Italia settentrio=
nale sarà liberata per poter far avere
alla mia famiglia il maggior aiuto
possibile. Rivolgetevi anche caso mai
allo stesso Gen Cadorna che ho conosciu=
to personalmente. E se volete recarvi
anche voi di persona a fare una visi=
ta ai miei vecchi ve ne son grato fin
d’ora. Ed ora addio amici, via auguro
ogni felicità e come sempre per il
passato ancora una volta erompe dal
mio petto il grido:
Viva l’Italia libera !
Un abbraccio vostro
Pedro
Ferreira
Corso Monte Grappa 7/17 Genova
ore 21
| L’immagine riproduce la prima facciata della trascrizione a mano della lettera di Pietro Ferreira agli amici Monti, Pino e Silvio il giorno prima della sua esecuzione. Il documento è scritto a penna blu su due fogli strappati da un quadernetto a righe. In alto, c’è una breve introduzione su Ferreira opera dello stesso trascrittore.
L’immagine riproduce la seconda facciata della trascrizione a mano della lettera di Pietro Ferreira agli amici Monti, Pino e Silvio il giorno prima della sua esecuzione. Il documento è scritto a penna blu su due foglii strappati da un quadernetto a righe.
L’immagine riproduce la terza facciata della trascrizione a mano della lettera di Pietro Ferreira agli amici Monti, Pino e Silvio il giorno prima della sua esecuzione. Il documento è scritto a penna blu su due fogli strappati da un quadernetto a righe.
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COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a Monti, Pino e Silvio, scritta in data 22-01-1945
Località di stesura: Carceri di via Asti, Torino
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia a mano
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
Note al documento:
Nella parte superiore della prima facciata è scritta una premessa del trascrittore, che recita "Ultima lettera di Pedro Ferreira, comandan/te della VII Div. Alpina G.L. In Val d'Aosta/fucilato al Martinetto il 23 gennaio 1945/Medaglia d'oro.".
L'indirizzo "Via Aosta" alla prima riga è probabilmente un errore di trascrizione, essendo Pietro Ferreira, la sera del 22 gennaio 1945, rinchiuso nelle carceri di Via Asti, a Torino.