Lettera di Giacomo Cappellini (Il Maestro) alla Moglie da Castello di Brescia

  • Didascalia: L’immagine riproduce la trascrizione a macchina dell’ultima lettera scritta da Giacomo Cappellini alla moglie Vittoria.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri
    Collocazione archivistica: Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 6 fasc. 12
  • Testo dell'immagine:

    Mia adorata Vittoria,

    Addio bel sogno tante volte cullato nei più vaghi
    pensieri di una vita felice; Iddio non volle e il tuo Giacomo, lontano da
    te si diparte senza la gioia d’un ultimo tuo bacio. T’ho amata,Vittoria,
    come si ama la persona più cara, ho venerato in te un insieme di virtù che
    m’avrebbero resa felice l’esistenza.Ma orami soltanto il ricordo ti rimar-
    rà di chi non disdegnavi di avere come compagno.
    Anche se il dolore di tale dipartita è grande, immenso,
    perché annulla quello che doveva essere lo scopo di un’ esistenza,Vittoria
    adorata,sono forte e sereno. Sereno perchè,se anche più nulla diterreno
    ti lega a me, sono certo che mai dimenticheraiil tuo Giacomo che tanto ti
    amava e ti ama.
    Forte,perchè sono conscio di avere compiuto il mio
    dovere. Vittoria mia, sii forte anche tu e non lasciarti abbattere. Il tuo
    Giacomo da un’ altra vita ti guarderà a te che fosti in questa la sua unica g
    gioia.Salutami tanto i genitori, sorella,cognato,Gino e Vitale; di loro che
    tutti ricordo con grande affetto , e tu, mia adorata, assicurandoti che il
    caro tuo nome sarà sulle mie labbra, ricevi tanti, tanti baci

    tuo Giacomo

    P.S. Unito alla presente troverai il tuo anello, la fede che m’hai data in
    un giorno più felice di questo.Vittoria mia, conservalo come il ricordo più
    caro di chi t’amò e t’ ama.