![](/wp-content/uploads/documents/letgiurob450405_1.jpg)
- Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della prima facciata dell’ultima lettera di Giuseppe Robusti a Laura Mulli.Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
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Proprietà della foto: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli e Venezia Giulia
Collocazione archivistica: Fondo Raccolta di documenti sul Novecento in Venezia Giulia; b. 20, fasc. 71, n.900/024. - Testo dell'immagine:
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Trieste
5 aprile 1945
Laura mia
Mi decido a scrivere queste pagine in
previsione di un epilogo fatale ed impre
veduto. Da due giorni partono a decine
uomini e donne per ignota destinazione.
Può anche essere la mia ora.
In tale eventualità io trovo il dovere
di lasciarti come mio unico ricordo
queste righe.
Tu sai, Laura mia, se mi è stato
doloroso il distaccarmi, sia pire
forzatamente da te, tu mi conosci
e mi puoi con i miei genitori, voi
soli, giustamente giudicare.
Se quanto temo dovrà accadere
sarò una delle centinaia di migliaia
di vittime che con sommaria giusti
zia in un campo e nell’altro
sono state mietute.
Per voi sarà cosa tremenda per
la massa sarà il nulla, un’unità
in più ad una cifra seguita da
molti zeri. Ormai l’umanità s’è
abituata a vivere nel sangue.
Questa lettera è composta da 3 pagine.
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