Lettera di Giorgio Mainardi ai genitori scritta in data 11-10-1943

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della quinta facciata del testamento spirituale di Giorgio Mainadi, scritto ai genitori poco prima di unirsi ai partigiani.
    Il documento originale è scritto sul fronte di un foglio bianco.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Carte private della famiglia Mainardi
  • Testo dell'immagine:
    [Pagina 5]

    il corpo di Cristo è così martoriato, ferito, sofferente.
    La nostra religione è universale, è cattolica, perché
    sa che il suo punto di riferimento, il suo sostan_
    ziale, il suo motivo di essere universale è non
    sul Tabor, ma sul Calvario.
    Così io penso. Così voglio sia, la mia religione, vissuta.
    Queste sono le mie idee, la sintesi del mio travaglio,
    la nota dominante nel tormento della sinfonia
    della mia vita che si trova all suo ventesimo
    spartito.
    Ripeto: mi sento responsabile di tutto e di tutti.
    Incominciamo da noi a riformare il mondo, a
    convertire il mondo, a far nuovo il mondo,
    riformando, convertendo, facendo nuovo anzitutto
    il nostro essere.
    Non devo e quindi non voglio rinchiudermi in
    un individualismo gretto, egocentrico, egoistico.
    Sono io, sì, ma sono anche un uomo, appartenente
    all’Umanità.
    L’Umanità soffre, piange, muore.
    Io, anche io, debbo soffrire, piangere, morire.
    vivendo così, non sgranando rosarii, si vive religio_
    samente.
    Deve esser l’esame di chimica il mio fine, la
    mia preoccupazione, quando il mondo è un caos,
    tutto un cataclisma spaventoso?

Questa lettera è composta da 21 pagine.
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