Lettera di Giorgio Mainardi ai genitori scritta in data 11-10-1943

  • Didascalia: L’immagine riproduce la fotocopia della seconda facciata del testamento spirituale di Giorgio Mainadi, scritto ai genitori poco prima di unirsi ai partigiani.
    Il documento originale è scritto sul retro di un foglio bianco.
    Nota: Questa immagine contiene un watermark indelebile che consente di risalire al legittimo proprietario.
  • Proprietà della foto: Carte private della famiglia Mainardi
  • Testo dell'immagine:
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    Se qualcosa sento di potere – e lo voglio fortemente –
    è su di me, soltanto su di me.
    Poiché il mondo si muove se noi ci muoviamo,
    si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo, se alcuno
    si fa nuova creatura, muore se ognuno di noi
    muore a se stesso.
    L’ordine nuovo incomincia se alcuno si sforza
    di divenire un uomo nuovo.
    mi sono impegnato con la vita, perché non
    potrei non impegnarmi.
    nessuno mi ha sospinto, forzato la mano, sugges_
    stionato. nessuno al di fuori di me.
    C’è qualcuno, qualcosa in noi – un istinto, una
    ragione, una vocazione, una grazia – più forte di
    noi stessi, che ci spinge a vivere religiosamente
    la vita, non egoisticamente.
    nei momenti più gravi ci si orienta dietro
    richiami, che non si sa di preciso dove vengano,
    ma che costituiscono la più sicura certezza,
    l’unica certezza nel disorientamento generale.
    Coscienza, ragione, fede chiamano.
    Io obbedisco.
    mi sono impegnato, così, con la vita, per
    trovare un senso alla vita, in questa vita di questo
    momento, alla mia mia vita in generale; per tro_
    vare una ragione ad essa che non sia una delle
    tante ragioni che ben conosco e che non ci

Questa lettera è composta da 21 pagine.
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