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Testo: Carissima Rina, come vedi tutte le speranze sono svanite, c’è ancora da aspettare la grazia. Come vedi questa è la sorte di quelli che hanno un’idea. Ma è proprio fatale che tutti coloro che hanno un’ideale debbano fare questa fine? "O miseri e codardi figlioli avrai" così dice il Leopardi. Unica cosa che mi sostiene è la fede in Dio e la sicurezza che la mia coscienza è pura e che il mio ideale è Sacro. Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me; lo so che mi amavi molto ed io altrettanto. Lo so che soffrirai molto e ciò aumenta il mio dolore. Guarda di Paolo! Mi dispiace tanto non più vederlo, lo amavo tanto; L. |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a sorella Rina, scritta in data 10-02-1945
Località di stesura: Udine
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: copia fotostatica
La lettera è conservata presso: Grillo Paolo,
Note al documento:
La lettera è indirizzata alla sorella di Luciano Pradolin, Caterina (Rina). Nel volume "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945" (curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli), la lettera è pubblicata con destinatario "Rino". Lo stesso errore era presente nella trascrizione a macchina inserita precedentemente su questo database. Copia digitale dell'originale autografo qui pubblicato ci è stato fornito da Paolo Grillo, figlio di Caterina Pradolin e nipote di Luciano.
La lettera è indirizzata alla sorella di Luciano Pradolin, Caterina (Rina). Nel volume "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945" (curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli), la lettera è pubblicata con destinatario "Rino". Lo stesso errore era presente nella trascrizione a macchina inserita precedentemente su questo database. Copia digitale dell'originale autografo qui pubblicato ci è stato fornito da Paolo Grillo, figlio di Caterina Pradolin e nipote di Luciano.
Differenze dalla ricerca Malvezzi/Pirelli:
Il destinatario e la citazione di Leopardi, pubblicata come "O miseri e codardi figlioli/ormai".
Il destinatario e la citazione di Leopardi, pubblicata come "O miseri e codardi figlioli/ormai".