di Redazione | 2 Febbraio 2015 | 70 anni fa, Ricorrenze |
Eccidio al Cimitero di Ivrea, comune di Ivrea. 2/2/1945.
Il 2 febbraio 1945 Ugo Macchieraldo, Riccio Orla e Piero Ottinetti, condannati a morte dai tedeschi con processo sommario, vengono fucilati contro il muro di cinta del cimitero di Ivrea.
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di Redazione | 1 Febbraio 2015 | 70 anni fa, Ricorrenze |
1/2/1945: strage al Forte Castellaccio di Genova-Righi (Genova).
All’alba del 1° Febbraio Sabatino Di Nello (Pietro Silvesti), Vinelli Federico (Ala-Seri), Luigi Achille Riva (Foce), Alfredo Formenti (Brodo), Piero Pinetti (Boris), Angelo Gazzo (Falco), condannati a morte rinchiusi nella IV sezione del carcere di Marassi (Genova), vengono prelevati dalle celle e caricati su alcuni automezzi che li conducono verso l’entroterra, fino a Forte Castellaccio. Qui, sotto il vecchio ponte levatoio, le Brigate Nere posizionano i 6 condannati (ciascuno su una sedia) e li fucilano alla schiena.
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di Redazione | 1 Febbraio 2015 | 70 anni fa, Ricorrenze |
1/2/1945: strage nella piazza di Caselle Torinese (Torino).
Il 1° febbraio 1945 un plotone d’esecuzione fascista fucila, nella piazza di Caselle Torinese, Luigi Cafiero, Antonio Garbolino, Andrea Mensa, Adolfo Praiotto e Mario Tamietti.
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di Redazione | 1 Febbraio 2015 | 70 anni fa, Ricorrenze |
1/2/1945: strage al Cimitero di Tarcento (Udine).
Il 1° febbraio 1945 undici partigiani condannati a morte vengono condotti a Tarcento ed allineati contro il muro di cinta del locale cimitero. Adriano Carlon, Bruno Frittaion, Angelo Lipponi, Cesare Longo, Elio Marcuz, Giannino Putto, Calogero Zaffuto e Pietro Zanier sono fucilati immediatamente. Francesco Puleo sopravvive alla raffica e riesce a darsi alla fuga, agevolato dagli abitanti del paese. Mario Favot e Ivo Lovisa invece vengono momentaneamente risparmiati, solo per essere giustiziati a Tricesimo (UD) tre giorni dopo.
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di Redazione | 31 Gennaio 2015 | 70 anni fa |
31/1/1945: strage di Torre di Capo Berta, comune di Diano Marina (IM).
Nel gennaio del 1945 i partigiani catturano due soldati tedeschi sulle colline retrostanti Capo Berta (Diano Marina, Imperia). Il 31 dello stesso mese, alla notizia della morte dei due militi, il tribunale militare speciale decreta l’esecuzione per rappreseglia di Giovanbattista Ansaldo, Ettore Ardigò, Medardo Bertelli, Guglielmo Bosco, Adler Brancaleoni, Matteo Cavallero, Giorgio Cipolla, Giuseppe De Lauro, Carlo Delle Piane, Paolo De Marchi, Ernesto Deri, Giacomo Favale, Francesco Garelli, Domenico Garletti, Biagio Giordano, Luigi Guareschi, Santo Manodi, Orlando Noschese, Adolfo Stenca e Vincenzo Varalla. La maggior parte di costoro viene fucilata dalle SS nei pressi della vecchia torre d’avvistamento che sorge proprio sul promontorio di Capo Berta. Gli altri sono invece giustiziati nei giorni successivi e in luoghi differenti.
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di Redazione | 28 Gennaio 2015 | 70 anni fa |
28/1/1945: strage di Shelkow (l’attuale Kusnica Zelichowo, Kuznica Zelichowska in polacco).
Prigionieri nel campo di concentramento di Schokken (l’odierna Skoki, in Polonia), i generali del regio esercito italiano Giuseppe Andreoli, Emanuele Balbo Bertone, Ugo Ferrero, Carlo Spatocco, Alberto Trionfi e Alessandro Vaccaneo vengono giustiziati da un reparto di SS il 28 gennaio 1945, in località Shelkow (l’attuale Kusnica Zelichowo, Kuznica Zelichowska in polacco), durante una marcia di trasferimento verso il lager di Luckenwalde (sud di Berlino).
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