di Redazione | 10 Novembre 2014 | 70 anni fa |
Eccidio di Piazza Grande, a Modena. 10/11/1944.
Dopo l’uccisione di quattro fascisti a Soliera in provincia di Modena, il comando della GNR decise di attuare una rappresaglia fucilando tre ostaggi: Emilio Po, Alfonso Piazza e Giacomo Ulivi. L’esecuzione avvenne alle ore 10 sulla Piazza Grande del capoluogo. Le vittime furono condotte sul posto con un camioncino che, muovendo lentamente dall’Accademia, raggiunse la piazza percorrendo Via Farini al canto di inni fascisti.
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di Redazione | 6 Novembre 2014 | 70 anni fa |
Eccidio di Castelvecchio , comune di Imperia . 6/11/1944.
Il 6 novembre 1944 Giuseppe Anselmi, Armando Denza e Luigi Novella vengono fucilati a Castelvecchio (frazione di Imperia) per rappresaglia alla morte di due militi della GNR per mano dei partigiani imperiesi.
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di Redazione | 1 Novembre 2014 | 70 anni fa |
1/11/1944: strage nella piazzetta dell’imbarcadero, a Castelletto Ticino (Novara).
Il 28 ottobre il sottotenente di vascello della X Mas Leonardi viene catturato e giustiziato dai partigiani nei pressi di Castelletto Ticino. Per rappresaglia, il 1° novembre 1944 Giovanni Barbieri, Carlo Boca, Sergio Gamarra, Teresio Clari, Ernesto Colombo e Luciano Longo vengono prelevati dalla caserma della GNR di Arona e condotti in motoscafo a Castelletto. Qui, nella piazza dell’imbarcadero, vengono sommariamente condannati a morte dal capitano della X Mas e fucilati sotto gli occhi della popolazione, costretta ad assistere all’esecuzione. Il solo Boca viene graziato, perché minorenne.
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di Redazione | 1 Novembre 2014 | 70 anni fa |
1/11/1944: strage alla Fortezza ex-Priamar di Savona.
Il 1° novembre 1944, Comotto Luigina, Garelli Paola, Lanzone Franca, Baldassare Giuseppe, Cassano Pietro e Peluffo Stefano, detenuti a Savona per attività partigiana, vengono condotti all’interno delle mura della Fortezza ex Priamar e fucilati senza processo nel fossato del castello, per mano di un plotone d’esecuzione fascista.
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di Redazione | 24 Ottobre 2014 | 70 anni fa |
Eccidio di Fontan Saorge, a Saorge (FRANCIA). 24/10/1944.
Catturati nel grande rastrellamento di Upega (Cuneo), in cui viene praticamente distrutta l’intera Divisione partigiana F. Cascione, i combattenti Giovanni Giribaldi e Domenico Moriani fuggono e si rifugiano in un pagliaio in mezzo alla campagna. Scovati dai nazisti, i due vengono portati a Fontan Saorge, poco oltre il confine italo-francese. Il 24 ottobre i tedeschi fanno loro scavare una fossa e li fucilano mentre i due prigionieri vi si trovano all’interno.
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di Redazione | 21 Ottobre 2014 | 70 anni fa |
Strage di Saorge (FRANCIA). 21/10/1944.
Nell’autunno 1944, lungo il confine tra Piemonte e Francia, i nazifascisti mettono in atto un grande rastrellamento volto a stroncare la Resistenza fra i colli e le montagne della zona. Il 17 ottobre, a Upega, molti partigiani cadono nelle mani del nemico. Fra essi, alcuni vengono trasferiti oltre il confine italo-francese, nella cittadina di Saorge (situata nei pressi del Col di Tenda). Qui vengono fucilati il giorno 21 dello stesso mese.
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