70 anni fa: eccidio nelle vicinanze del carcere di Pavullo nel Frignano (Modena)

26/11/1944: eccidio nelle vicinanze del carcere di Pavullo, nel comune di Pavullo nel Frignano (Modena).
Il 26 novembre 1944 alle ore 17, in esecuzione della sentenza di morte emessa dal Comando militare tedesco di Bologna, furono fucilati da un plotone germanico, vicino alle carcere di Pavullo (Modena), quattro partigiani: Irma Marchiani, Renzo Costi, Domenico Guidani e Gaetano Ruggeri.

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Condannati appartenenti a questo gruppo:

70 anni fa: strage al cimitero di Costa Volpino (BG)

21/11/1944: strage al cimitero di Costa Volpino (provincia di Bergamo).
Il 17 novembre 1944, alla Malga Lunga (sul Monte di Sovere, nella valli bergamasche), alcuni reparti della legione fascista Tagliamento sorprendono una squadra di partigiani appartenente alla 53a Brigata Garibaldi. Nello scontro a fuoco che segue, i fascisti hanno la meglio ed i partigiani sopravvissuti vengono catturati. Due di loro (il russo Starich e l’italiano Zeduri, entrambi feriti durante il combattimento) vengono giustiziati immediatamente; gli altri vengono tradotti a Lovere (BG), dove sono processati dal Tribunale speciale della Tagliamento il 19 novembre. Gli imputati sono tutti condannati a morte ad eccezione di Giorgio Paglia, graziato in virtù della medaglia d’oro al valor militare assegnata al padre, caduto in Etiopia. Paglia tuttavia rifiuta il privilegio concessogli, ed il 21 novembre è fucilato al Cimitero di Costa Volpino assieme a Guido Galimberti, Andrea Caslini e ai russi Semion Kopcenko, Alexsander Nogin e Ilarion Eranov, ad opera di un plotone d’esecuzione della legione Tagliamento.

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Condannati appartenenti a questo gruppo:

70 anni fa: eccidio al carcere di Edolo (Brescia)

Eccidio al carcere di Edolo (Brescia). 10/11/1944.
Verso le ore 17 del 10 novembre 1944, Zeffirino Ballardini, Domenico Lazzarini, Umberto Paroletti (partigiani) e Giovanni Raffaglio (operaio della Todt), imprigionati nelle carceri di Edolo e precedentemente condannati a morte per la loro attività nella Resistenza, vengono condotti nello scantinato della prigione ed uccisi dai nazisti.

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 Condannati appartenenti a questo gruppo:

Alla vicenda di Zeffirino Ballardini è legata anche quella dello zio Raffaele Menici.