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Testo: [Pagina 1] Ricordo - Notte di morte - Sono stato scelto, prescritto per morire. Sacrifico la mia vita per l’ideale più puro, più nobile - la libertà umana. Chiudo gli occhi. Penso Vedo. Mia madre piangente. - Non piangere, mamma, muoio ma, vivrò nei cuori di quelli che rimangono. Mamma cara non piangere, la fierezza dell’aver donato un figlio - per la libertà - ti sostenga e sii orgogliosa di tuo figlio. Sappi che mai fuggii davanti al nemico. I vili che fuggirono sono ora in salvo certamente. La mano della giustizia li raggiungerà. Col loro tradimento; noi saremo condannati a morte. Non ho paura della morte, sai mamma; l’affronterò sereno, guarderò negli occhi coloro che mi fucileranno. Gli occhi mi bruciano, sono sbarrati nel buio. Penso. Il mio cervello non ha attimo di sosta. Rivedo tutto ciò che di più bello trascorsi, vissi nella mia vita. Rivedo la mia Giò; sarà a Tortona. Chissà cosa farà, dove sarà. Ella ha fatto [Pagina 2] della mia vita un sogno, una sofferenza perché l’amo tanto tanto. Ella non sa, non immagina ove e come sono ridotto. Ho la faccia rossa di sangue, la saliva è rossa. Sono sconvolto internamente. Vedo la morte che mi invita a seguirla. Visioni pazzesche. Papà, mamma, Wanda, Giorgina, e tutti miei cari quanto mi spiace il lasciarvi, il non vedervi più. No! non voglio morire. Il cuore mi batte come se dovesse scoppiare .... Mi vedo là contro il muro ... poi cadere ... sono morto. Mi sembra d’impazzire. A volte il cervello si calma. Perché sono qui, perché domattina mi fucileranno ? Per la libertà. |
COLLOCAZIONE ARCHIVISTICA
Lettera a Tutti,
Località di stesura: Genova
Stato del documento: copia
Tipo di copia della lettera: fotocopia cartacea
La lettera è conservata presso:
Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia Ferruccio Parri - Milano
Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/parri-milano
Collocazione archivistica:
Fondo Raccolta Franzinelli/Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza 1943-1945
Note al documento:
Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pp. 315-316) differisce dall'autografo: subito all'inizio “prescritto” è stato sostituito con “prescelto”; all'inizio della settima riga, “nei cuori” è stato reso col singolare “nel cuore”; poco dopo, la frase “Sappi che mai fuggii davanti al nemico” è stata omessa; i nomi “Giò”, “Wanda” e “Tortona” invece sono scritti solo con l'iniziale seguita da un punto. In realtà, non si tratta di una vera e propria lettera, quanto più di una "nota di diario". Manca il destinatario, ma Ulanowsky si rivolge, in due differenti momenti, prima alla madre, quindi ai genitori, a Wanda, a Giorgina ed ai suoi cari in generale. L'originale è conservato presso l'Archivio dell'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea (Genova), Fondo DV (b. 2, fasc. 1).
Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pp. 315-316) differisce dall'autografo: subito all'inizio “prescritto” è stato sostituito con “prescelto”; all'inizio della settima riga, “nei cuori” è stato reso col singolare “nel cuore”; poco dopo, la frase “Sappi che mai fuggii davanti al nemico” è stata omessa; i nomi “Giò”, “Wanda” e “Tortona” invece sono scritti solo con l'iniziale seguita da un punto. In realtà, non si tratta di una vera e propria lettera, quanto più di una "nota di diario". Manca il destinatario, ma Ulanowsky si rivolge, in due differenti momenti, prima alla madre, quindi ai genitori, a Wanda, a Giorgina ed ai suoi cari in generale. L'originale è conservato presso l'Archivio dell'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea (Genova), Fondo DV (b. 2, fasc. 1).
Differenze dalla ricerca Malvezzi/Pirelli:
Alcune parole nel testo; manca una frase a metà della prima facciata (dell’originale); i nomi di Giò e della città di Tortona sono censurati
Alcune parole nel testo; manca una frase a metà della prima facciata (dell’originale); i nomi di Giò e della città di Tortona sono censurati